Il grande lavoro dei Comitati di Giflex, che operano in stretta sinergia tra di loro, continua a ritmo serrato per far sì che le aziende del flessibile siano portatrici di garanzia, sicurezza e sostenibilità a tutela del consumatore. A questo proposito condividiamo un aggiornamento sui lavori portati ad oggi a termine e quelli in fase di realizzazione.
In capo al Comitato Tecnico è la revisione finale dei capitolati di acquisto delle materie prime, ultimati invece quelli su film plastici, carta e alluminio mentre, entro l’anno, è previsto il completamento del lavoro sulle materie prime chimiche (inchiostri, adesivi, vernici, ecc..).
Dalle prossime settimane si inizierà la revisione dei metodi di prova, ideale completamento dei capitolati delle materie prime perché stabiliscono quali le misure necessarie e in che modo implementarle. Infine si procederà con i capitolati di vendita degli imballaggi flessibili.
È stato inoltre attivato un gruppo di lavoro sul tema dei PFAS (composti perfluoroalchilici) che in USA sono stati vietati in numerosi Stati. Il gruppo cercherà, in collaborazione con quattro primari laboratori d’analisi associati a Giflex, di mettere a punto un protocollo d’analisi condiviso e un documento di sintesi a supporto degli associati per individuare le oltre 4000 sostanze oggetto dello studio e rispondere alle domande delle aziende clienti.
Rimangono parte dell’attività del Comitato le attività abituali di verifica dei nuovi requisiti legislativi legati alla recente pubblicazione del regolamento (UE) 1442/2023, 16esimo emendamento del regolamento (UE) 10/2011 relativo ai MOCA in plastica.
Il nuovo Comitato Sostenibilità, che opera in stretto il collegamento con il Comitato Tecnico e il gruppo di ricerca “LCA-Economia Circolare”, è impegnato nell’elaborazione di contenuti tecnici e scientifici alla luce delle istanze di sostenibilità ed economia circolare specifiche per l’imballaggio flessibile.
Tra le priorità sulle quali si è concentrata la maggiore attenzione ad oggi si evidenzia il continuo monitoraggio sull’evoluzione della proposta di regolamento PPWR, le iniziative in campo internazionale (Ceflex, Recyclass, Europen ecc.) e l’individuazione di nuove opportunità della filiera di riciclo, in Italia e in Europa, per valutare i possibili criteri di riciclabilità dell’imballaggio flessibile.
In ogni scelta tecnologica vi sono aspetti che vanno opportunamente misurati con le peculiarità tipiche del settore Food Contact Material. Per questo c’è grande attesa anche per il nuovo progetto di ricerca scientifico “LCA-Economia Circolare” per l’imballaggio flessibile nel contesto dell’EU Green Deal. Obiettivo è la stesura di uno strumento di elezione per produrre valutazioni LCA di FCM (Food Contact Material) inseriti in un contesto di circolarità ripetibili, confrontabili e supportate scientificamente. Nello specifico è allo studio una linea guida che mitighi la diversità di approccio, di assunzioni, di metodologie, la carenza di dati primari, per arrivare ad approcci LCA frutto di protocolli validati e ripetibili, confrontabili con chiari indicatori e confini di sistema.
Auspicabilmente il primo documento con le indicazioni principali potrebbe essere pronto entro fine anno. A seguire l’elaborazione di moduli di approfondimento che aiuteranno le aziende a creare le proprie banche date e a stabilire i giusti confini dell’analisi da effettuare.
Strumenti e progetti di comunicazione per divulgare valori e identità dell’imballaggio flessibile sono stati i temi al centro dei lavori del Comitato Marketing&Comunicazione. La campagna “Imballaggio Flessibile. Leggerezza che avvolge” si è concretizzata nella prima parte dell’anno nella realizzazione di una brochure istituzionale digitale a supporto dell’attività di lobbying e advocacy, di materiale espositivo distribuito a Interpack, oggetto di una campagna internazionale che ha ottenuto l’endorsment di Flexible Packaging Europe. Parallelamente è stata avviata una campagna banner per la promozione del nuovo simbolo e claim online sulle maggiori testate di settore che si concluderà entro la fine dell’anno. Interessante anche il lancio del primo corso di formazione “Flexible Packaging Storytelling” che vedrà in autunno una seconda edizione.