La filiera carta-grafica migliora i consuntivi pre-pandemia. Ma l’orizzonte è a rischio

3 Maggio 2022

La filiera della carta e della grafica nel 2021 ha scavalcato i risultati del periodo pre-pandemia, anche se lo slancio è adesso minato da condizioni sfavorevoli mai viste prima che stanno determinando fermi produttivi, mettendo a rischio quanto di buono quanto fin qui sviluppato.

È, in sintesi, quanto annunciato – in diretta dall’Assemblea pubblica, che è in corso nella prima giornata della manifestazione Print4All in Fiera Milano – dal presidente della Federazione Carta e Grafica Carlo Emanuele Bona che ha appena presentato i consuntivi 2021.

Il comparto vale 25,3 miliardi di euro, pari all’1,4% del Pil italiano, con aumento di fatturato di 3,4 miliardi nell’ultimo anno, pari a una crescita del 15,7%, che ha portato il settore al di sopra dei livelli raggiunti nel 2019.

Il risultato è stato determinato dalla crescita record del settore cartario, dall’ottimo andamento della trasformazione e della produzione di macchine per la stampa e converting e da una buona ripresa del settore grafico editoriale.

Sul futuro ci sono però pesanti incognite: l’impennata dei prezzi energetici e la scarsità delle materie prime, fattori aggravati dal conflitto in Ucraina, sono arrivati a determinare il fermo produttivo di una quota non trascurabile di aziende. “Un fatto nuovo e mai visto prima, che evidenzia la gravità di quanto sta accadendo”, ha detto Bona, che ha indirizzato al governo precise richieste: scelte strategiche di medio periodo sull’energia, difesa e tutela in sede europea del modello italiano virtuoso di economia circolare, sostegno alla filiera editoriale e dell’informazione attraverso credito d’imposta.

In allegato, la nota di Federazione con tutti i dati, settore per settore, diffusa congiuntamente all’intervento del presidente Bona.

L’Assemblea pubblica continua, secondo il programma che trovate a questo link, di cui sarà dato resoconto a seguire.