Sin dalla costituzione dell’Associazione il comitato tecnico, con la nutrita partecipazione di esperti del settore in seno alle aziende, è stato coinvolto in attività di condivisione e approfondimento per le tematiche a rilevanza tecnico-scientifica.
Come non ricordare i capitolati di acquisto per tipologia di materia prima? Oppure i capitolati di vendita per settore merceologico? E, ancora, i metodi di misura dedicati all’imballaggio flessibile e gli approfondimenti legati agli aspetti di sicurezza alimentare e cogenza legislativa Nazionale ed Europea…
L’imballaggio flessibile è largamente utilizzato come materiale a contatto con gli alimenti (MOCA) grazie alla sua capacità di proteggere e, al contempo, preservare tutte le caratteristiche sensoriali del prodotto confezionato per l’intera shelf-life, garantendo ermeticità ed elevati standard igienico-sanitari.
Le differenti strutture di imballaggio flessibile, sviluppate grazie all’esperienza condivisa del converter e del produttore di alimenti, si sono orientate ad una forte personalizzazione, tramite ausiliari di trasformazione quali vernici, coating, inchiostri, adesivi e/o approcci multi strato multi materiale.
Non è certo semplice la caratterizzazione delle varie sostanze chimiche dal punto di vista analitico, ma molti anni sono stati investiti, proprio dal comitato tecnico Giflex per fare chiarezza e sviluppare approcci metodologici a garanzia e a supporto della conformità e consentire la opportuna valutazione del rischio.
Studi con laboratori, università e lungo la filiera di fornitura con produttori ed utilizzatori, anche con le rispettive associazioni, hanno consentito di costruire una cultura scientifica diffusa.
Il Quaderno sul residuo solvente, il protocollo di caratterizzazione degli idrocarburi da mineral oil e la recente norma tecnica UNI TS 11788:2020 per la valutazione della migrazione e controstampa (set-off) sono riferimenti utili applicabili ad imballaggi flessibili in plastica, carta e cartone.
Nel corso del 2021 abbiamo realizzato un webinar pubblico dedicato all’approccio di screening utilizzando la sopracitata norma UNI e sostenuto il 3° Congresso Internazionale Advances in the Packaging Industry (API) in “edizione virtuale”, con centinaia di partecipanti collegati in accesso da remoto per entrambe le iniziative. Ma non basta.
È di vitale importanza costruire valore per affrontare le sfide dell’European Green Deal, pervasive dell’intera filiera. La comunità scientifica afferente il nostro settore deve partecipare, identificare e guidare verso obiettivi misurabili, riconosciuti e di ampia portata.
Si parla di “trasformazione”, un’ambiziosa trasformazione dell’Europa a diventare il primo continente “climate-neutral”. La trasformazione ad un’economia circolare in luogo dell’economia lineare.
L’intero ciclo di vita dei prodotti, considerato nella progettazione anche dopo l’uso del prodotto, a livello di rifiuto, deve portare nuovo valore per l’intera rete di Supply Chain coinvolta.
Abbandonare l’economia lineare è un esercizio complesso, una sfida culturale ed organizzativa. Non si tratta di sostituire una materia prima con un’altra, né di confrontare un prodotto con uno alternativo, già disponibile sul mercato. Potrebbe esserci il rischio di incorrere in casi di greenwashing.
Ecco perché dobbiamo ulteriormente dialogare e realizzare collaborazioni, all’interno e all’esterno di Giflex, estendendo al fine vita e ai processi di valorizzazione con logiche più ampie e da integrare in nuovi sistemi. L’esperienza del Comitato Tecnico può prendere parte al nuovo corso.
Andrea Cassinari
Coordinatore Comitato Tecnico Giflex