L’imballaggio flessibile nasce dall’idea di produrre un involucro di protezione per la conservazione dei prodotti alimentari e non leggerissimo, resistente e sicuro. Qualità essenziali che in ambito industriale e logistico massimizzano la produttività, minimizzano l’uso della materia prima e rendono estremamente efficiente il trasporto.
Negli anni il settore ha apportato innumerevoli innovazioni ai suoi prodotti ascoltando le esigenze di clienti e consumatori e contribuendo alla transizione ecologica.
a cosa serve
CONTENERE
L’imballaggio flessibile è un involucro che circonda e contiene il prodotto, rendendone più pratico l’acquisto e l’utilizzo.
PROTEGGERE
La presenza della confezione garantisce la sicurezza igienica, conservando intatta anche la forma, il gusto, il profumo e la consistenza del prodotto.
TRASPORTARE
Grazie al packaging flessibile, i prodotti possono essere trasportati agevolmente da un luogo all’altro.
ALLUNGARE LA VITA
L’imballaggio flessibile prolunga la vita di un alimento anche centinaia di volte rispetto al suo ciclo di deperimento naturale.
COMUNICARE
I pack flessibili sono la “base” per le etichette, che rappresentano la “carta d’identità” dei prodotti. Informazioni nutrizionali, allergeni, ingredienti, data di scadenza e altro.
i vantaggi
CONSERVAZIONE
Assicurare l’integrità del prodotto e combattere lo spreco alimentare
Il 90,6% dell’imballaggio flessibile è prodotto per l’industria alimentare. Per questo aumentare durata e qualità di conservazione (shelf-life) in base alle reali esigenze del consumatore significa ridurre lo spreco alimentare (soprattutto domestico). Inoltre, come dimostrano numerosi studi scientifici basati sull’approccio Life Cycle Assessment (LCA), l’impatto ambientale del packaging non supera l’8% di quello totale dell’alimento contenuto.
EFFICIENZA LOGISTICA
Diminuire costi ed emissioni di CO₂ durante il trasporto
Più il packaging del prodotto è leggero e compatto, più è facile ottimizzare lo spazio di carico e ridurre le emissioni totali a parità di quantità di merce trasportata. È stato stimato, che se si scegliesse il flessibile per tutti i prodotti confezionati sarebbe possibile ogni anno: ridurre di circa l’80% i materiali consumati, diminuire di 42 milioni di tonnellate le emissioni di gas serra e risparmiare più di 270 milioni di m³ di acqua.
IGIENE e SICUREZZA
Garantire protezione e sicurezza in tutte le fasi di vita del prodotto
Il flessibile è l’imballo più usato nel settore alimentare (oltre il 40% delle confezioni, bevande escluse), tuttavia il suo peso rappresenta solo il 10% del peso totale degli imballi alimentari. A parità di prodotto alimentare imballato infatti l’imballaggio flessibile è il più leggero e il più efficiente. Ciò permette con poca materia prima di garantire l’igiene del prodotto imballato, la sicurezza del consumatore e di offrire le proprietà tecnologiche richieste dal mercato.
SOSTENIBILITÀ
Usare materiali riciclabili per sostenere il riciclo post-consumo
Ad oggi il 70% degli imballaggi flessibili è riciclabile. Il problema è passare da riciclabile a riciclato, poiché nella gestione post-consumo permangono ancora numerose difficoltà quali trovare nuovi mercati di sbocco e la gestione dell’imballaggio flessibile post-consumo da parte dei comuni.