
Andrea Cassinari – Coordinatore Comitati Scientifici Giflex
Sta per concludersi un anno impegnativo e allo stesso tempo sfidante in tema di sicurezza alimentare. Nel corso del 2025 il quadro legislativo in relazione a Bisfenolo A ed altri Bisfenoli (REGOLAMENTO (UE) 2024/3190), nonché prescrizioni per le sostanze contenute negli imballaggi tra cui i ben noti PFAS (REGOLAMENTO (UE) 2025/40 articolo 5) e “purezza appropriata all’uso previsto e prevedibile del materiale o dell’oggetto” (REGOLAMENTO (UE) 2025/351) ha preso forma. Ora le aziende devono prepararsi a gestire al meglio quanto richiesto dal legislatore
Come noto, circa l’80% della produzione del nostro packaging in Italia è destinato all’industria alimentare e quindi possiamo affermare che noi del flessibile siamo prevalentemente aziende “food contact”.
Pertanto, servono metodi, protocolli analitici “su misura” e forte cultura della supply chain.
Dopo la positiva esperienza che ha consentito ai Comitati scientifici di Giflex di elaborare la celebre POSITION PAPER SU OLI MINERALI NELLA FILIERA ALIMENTARE, giunta ormai alla sesta edizione, basata sui protocolli messi a punto in collaborazione con selezionati laboratori di analisi, si è concretizzata una forte sinergia con molte di queste società che prestano servizi analitici e consulenze scientifiche, tant’è vero che sono oggi parte di Giflex in qualità di soci sostenitori.
Una grande soddisfazione ma soprattutto un grande valore per le nostre aziende. Avere a bordo queste realtà ci consente di produrre protocolli analitici mirati in un continuo scambio di informazioni con i Comitati scientifici di Giflex.
Forti di questo risultato da qui ripartiamo per un altro tema di grande attualità sui materiali a contatto con gli alimenti: la gestione del rischio sottesa alle “sostanze che destano preoccupazione” tra cui Bisfenolo A, altri Bisfenoli, PFAS e in senso più ampio NIAS.
Nel caso specifico del Bisfenolo A, al centro dell’analisi il limite di rivelabilità così basso (una parte per miliardo) non è esente da rischi di contaminazione del campione in una filiera molto lunga.
Per questo i Comitati Scientifici di Giflex si stanno concentrando su come focalizzare l’attenzione ai requisiti analitici infinitamente bassi facendo riferimento alle GMP, a protocolli specifici per l’imballaggio flessibile sino alla concertazione con l’intera supply chain: dai fornitori alla logistica.
L’obiettivo dei Comitati sarà quello di mettere a disposizione dei soci, nel corso del prossimo anno, un White Paper di orientamento e definizione su come operare in concreto, lungo tutta la filiera, per evitare i rischi di falsi positivi o contaminazione da Bisfenoli.
Parimenti si sta lavorando all’aggiornamento del White Paper dedicato ai PFAS per arrivare pronti all’agosto 2026, data entro la quale concretizzare la conformità ai termini di legge.
Il settore deve prepararsi a sfide globali per Food Contact Material ma per affrontarle servono i giusti approcci, metodi accurati e forti collaborazioni con laboratori di analisi, accreditati a livello nazionale e internazionale, con comprovata esperienza e conoscenza dell’imballaggio flessibile oltre a un dialogo costruttivo con tutti gli stakeholder dell’intera filiera alimentare.
Insomma, un forte e corale esercizio di filiera.


